Acquisto o leasing di uno o più carrelli elevatori?
Acquisto o leasing di uno o più carrelli elevatori?
Offriamo una vasta gamma di carrelli elevatori nuovi
integrati con sistemi dell’industria 4.0
e con credito d’imposta al 40%
Acquisto o leasing di uno o più carrelli elevatori?
Offriamo una vasta gamma di carrelli elevatori nuovi
integrati con sistemi dell’industria 4.0
e con credito d’imposta al 40%
Grazie alle agevolazioni 4.0 risparmi il 40% sull’intero importo del bene strumentale tramite un Credito d’imposta suddiviso in soli 3 anni.
Ci affidiamo a società di consulenza specializzate nell’Industria 4.0 per l’accesso ai contributi, dalla conformità ai requisiti di legge fino alla perizia giurata.
Una volta individuato il carrello elevatore adatto alle tue esigenze, possiamo trasformarlo in un carrello dell’industria 4.0 grazie all’installazione di alcune componenti tecnologiche atte ad automatizzare tutte o una parte delle funzioni del veicolo.
Grazie ai carrelli elevatori dell’industria 4.0 guadagni benefici in termini di sicurezza e controllo.
Grazie alle agevolazioni 4.0 risparmi il 40% sull’intero importo del bene strumentale tramite un Credito d’imposta suddiviso in soli 3 anni.
Ci affidiamo a società di consulenza specializzate nell’Industria 4.0 per l’accesso ai contributi, dalla conformità ai requisiti di legge fino alla perizia giurata.
Una volta individuato il carrello elevatore adatto alle tue esigenze, possiamo trasformarlo in un carrello dell’industria 4.0 grazie all’installazione di alcune componenti tecnologiche atte ad automatizzare tutte o una parte delle funzioni del veicolo.
Grazie ai carrelli elevatori dell’industria 4.0 guadagni benefici in termini di sicurezza e controllo.
Il Nuovo Piano di Transizione per l’industria 4.0, ti permette di usufruire dei benefici dell’iperammortamento anche per i carrelli elevatori già acquistati a partire dal 2020 con un credito d’imposta del 50%. Per i carrelli elevatori acquistati nell’anno in corso, invece, sarà possibile beneficiare del credito d’imposta al 40%.
In questo modo, con il nostro supporto, potrai non solo aumentare la sicurezza e l’efficienza della logistica all’interno della tua azienda, ma anche individuare la soluzione più adatta e conveniente per trasformare il tuo carrello elevatore in un carrello dell’industria 4.0.
Dal 16/11/2020 al 31/12/2021
Dal 01/01/2022 al 31/12/2022
Il risparmio economico è elevato.
Per esempio, per acquisti nel 2021 di beni del valore di 50.000€ il beneficio fiscale di cui trarrai vantaggio nei prossimi tre anni sarà pari a 25.000€.
Il Nuovo Piano di Transizione per l’industria 4.0, ti permette di usufruire dei benefici dell’iperammortamento anche per i carrelli elevatori già acquistati a partire dal 2020 con un credito d’imposta del 50%. Per i carrelli elevatori acquistati nell’anno in corso, invece, sarà possibile beneficiare del credito d’imposta al 40%.
In questo modo, con il nostro supporto, potrai non solo aumentare la sicurezza e l’efficienza della logistica all’interno della tua azienda, ma anche individuare la soluzione più adatta e conveniente per trasformare il tuo carrello elevatore in un carrello dell’industria 4.0.
Dal 16/11/2020 al 31/12/2021
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Il risparmio economico è elevato.
Per esempio, per acquisti nel 2021 di beni del valore di 50.000€ il beneficio fiscale di cui trarrai vantaggio nei prossimi tre anni sarà pari a 25.000€.
Grazie ai carrelli elevatori 4.0 guadagni benefici in termini di sicurezza aziendale e controllo:
Grazie ai carrelli elevatori 4.0 guadagni benefici in termini di sicurezza aziendale e controllo:
Contattaci al Numero Verde 800 228 300
Oppure scrivici, ti contattiamo noi
Via Udine, 7/A
Giussano fraz. Paina (MB)
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Giussano fraz. Paina (MB)
L’interconnessione è la capacità di un bene strumentale di essere controllato da sistemi computerizzati o, in alternativa, gestito da sensori o azionamenti specifici.
In sostanza, un bene strumentale interconnesso:
Per ottenere i contributi relativi all’industria 4.0 è necessario che il bene oggetto del contributo disponga di caratteristiche di interconnessione e di integrazione, ottenibili attraverso il collegamento dello stesso al gestionale aziendale oppure attraverso la semiautomaticità dei mezzi.
Il requisito di “integrazione al sistema aziendale” si ottiene attraverso i logs che il carrello invia in tempo reale al portale via 4G o wifi. Il requisito di “interconnessione” viene invece ottenuto grazie alla possibilità di inviare “missioni” dall’ufficio al carrellista attraverso messaggi testuali che verranno visualizzati sul display ETS, attraverso il controllo accessi, ovvero la possibilità di limitare l’accesso al carrello solo a determinati operatori tramite badge o combinazioni numeriche che accendono il mezzo, e attraverso l’analisi dell’utilizzo da parte del carrellista sulla base dei dati inviati dal carrello al portale.
Trattandosi di incentivi automatici, per accedere alle agevolazioni 4.0 occorrerà solo una dichiarazione da parte del legale rappresentante dell’azienda. Tuttavia, nel caso in cui il valore del bene agevolato superi i 500 mila euro, servirà anche una perizia tecnica.
Le imprese che intendono richiedere le agevolazioni 4.0 devono inoltrare una comunicazione al Ministero dello Sviluppo Economico (MISE). L’ultimo decreto direttoriale del Ministero dello sviluppo economico stabilisce il modello, il contenuto, le modalità e i termini di invio della comunicazione in relazione a ciascun periodo d’imposta agevolabile.
L’agevolazione verrà poi goduta dall’impresa come credito di imposta utilizzabile, solo in compensazione con il mod. F24, in 3 quote annuali (erano 5 nel 2020) di pari importo a decorrere dall’anno di entrata in funzione dei beni.
Per beni con un costo fino a 300.000 euro può bastare una dichiarazione sostitutiva di atto notorio da parte del legale rappresentante dell’impresa.
Per beni di costo superiore a 300.000 euro, serve una perizia tecnica emessa da parte di un ingegnere o perito industriale, iscritti all’albo professionale, o un attestato di conformità emesso da un ente di certificazione accreditato (definizione da testo di legge, non è chiaro se si tratta di Ente Notificato).
L’attestazione è fatta per il singolo bene, non vale un’attestazione unica per tutti i beni acquistati nell’anno, anche se una singola perizia può descrivere e comprendere molti beni.
L’interconnessione è la capacità di un bene strumentale di essere controllato da sistemi computerizzati o, in alternativa, gestito da sensori o azionamenti specifici.
In sostanza, un bene strumentale interconnesso:
Per ottenere i contributi relativi all’industria 4.0 è necessario che il bene oggetto del contributo disponga di caratteristiche di interconnessione e di integrazione, ottenibili attraverso il collegamento dello stesso al gestionale aziendale oppure attraverso la semiautomaticità dei mezzi.
Il requisito di “integrazione al sistema aziendale” si ottiene attraverso i logs che il carrello invia in tempo reale al portale via 4G o wifi. Il requisito di “interconnessione” viene invece ottenuto grazie alla possibilità di inviare “missioni” dall’ufficio al carrellista attraverso messaggi testuali che verranno visualizzati sul display ETS, attraverso il controllo accessi, ovvero la possibilità di limitare l’accesso al carrello solo a determinati operatori tramite badge o combinazioni numeriche che accendono il mezzo, e attraverso l’analisi dell’utilizzo da parte del carrellista sulla base dei dati inviati dal carrello al portale.
Trattandosi di incentivi automatici, per accedere alle agevolazioni 4.0 occorrerà solo una dichiarazione da parte del legale rappresentante dell’azienda. Tuttavia, nel caso in cui il valore del bene agevolato superi i 500 mila euro, servirà anche una perizia tecnica.
Le imprese che intendono richiedere le agevolazioni 4.0 devono inoltrare una comunicazione al Ministero dello Sviluppo Economico (MISE). L’ultimo decreto direttoriale del Ministero dello sviluppo economico stabilisce il modello, il contenuto, le modalità e i termini di invio della comunicazione in relazione a ciascun periodo d’imposta agevolabile.
L’agevolazione verrà poi goduta dall’impresa come credito di imposta utilizzabile, solo in compensazione con il mod. F24, in 3 quote annuali (erano 5 nel 2020) di pari importo a decorrere dall’anno di entrata in funzione dei beni.
Per beni con un costo fino a 300.000 euro può bastare una dichiarazione sostitutiva di atto notorio da parte del legale rappresentante dell’impresa.
Per beni di costo superiore a 300.000 euro, serve una perizia tecnica emessa da parte di un ingegnere o perito industriale, iscritti all’albo professionale, o un attestato di conformità emesso da un ente di certificazione accreditato (definizione da testo di legge, non è chiaro se si tratta di Ente Notificato).
L’attestazione è fatta per il singolo bene, non vale un’attestazione unica per tutti i beni acquistati nell’anno, anche se una singola perizia può descrivere e comprendere molti beni.
Da oltre 50 anni Riva Carrelli lavora nel settore della logistica e dei carrelli elevatori. Questa esperienza pluriennale ha permesso di affermare e consolidare la nostra presenza diventando un valido riferimento locale per gli operatori del settore. Può contare su tecnici specializzati in grado di risolvere qualsiasi problema su qualsiasi marca di carrello, in modo che il parco macchine clienti sia completamente coperto.
Da oltre 50 anni Riva Carrelli lavora nel settore della logistica e dei carrelli elevatori. Questa esperienza pluriennale ha permesso di affermare e consolidare la nostra presenza diventando un valido riferimento locale per gli operatori del settore. Può contare su tecnici specializzati in grado di risolvere qualsiasi problema su qualsiasi marca di carrello, in modo che il parco macchine clienti sia completamente coperto.